Per l’incontro al Bristol sala mezza vuota, più critiche che apprezzamenti
Articolo di Giancarlo Fabbri
L’assemblea sui lavori del primo lotto del cosiddetto Nodo di Rastignano si è svolta lo scorso 12 luglio al cinema Bristol. Nella sala da 264 posti erano un centinaio i posti vuoti, diversamente dal pienone registrato a gennaio. Molte le critiche dei residenti del Quartiere Savena, pochi gli apprezzamenti sull’avanzamento delle opere. L’ingegner Rosa Pannetta di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), ha dovuto ribadire che «non è vero che i cantieri sono deserti. Gli operai ci sono. I tempi annunciati – bretella del Dazio entro l’anno e il lotto entro il 2019 – saranno rispettati». E ha dato l’appuntamento ai presenti a dicembre, per inaugurare il tratto rotonda Mafalda di Savoia-via Toscana.
Oltre alla Pannetta e alla presidente del Quartiere Marzia Benassi sono intervenuti Irene Priolo, assessore alla mobilità del Comune di Bologna, e Alfeo Brognara, dirigente regionale alla viabilità, in rappresentanza dell’assessore Raffaele Donini impegnato a Roma. L’ingegner Pannetta ha relazionato sullo stato dei lavori: completata la bonifica da ordigni bellici nel tratto dal Dazio alla rotatoria Mafalda di Savoia, mentre prosegue dal Savena alla futura rotonda del Trappolone; completata l’armatura del ponte sul Savena, mentre resta da risolvere l’interferenza con un metanodotto Snam. Le attività previste quest’anno sono: completamento bonifica, eliminazione interferenze, consegna al Comune di Bologna per l’apertura al traffico di via del Pozzo e della bretella, completamento della soletta del ponte e suo utilizzo come viabilità interna, inizio lavori di montaggio delle barriere antirumore e di sistemazione a parco dell’area di via Corelli.
Tanti gli interventi dei residenti di San Ruffillo e di Molino Parisio. Alcuni hanno chiesto che le barriere siano dotate di passaggi pedonali per non fare chilometri per aggirarle, di riaprire i ponti pedonali con la Ponticella, e barriere anche lungo la ferrovia dal Savena alla stazione. A Priolo è stato chiesto di riesaminare la questione dei troppi semafori di via Toscana che, a seconda delle versioni, sono 13, 14 o addirittura 19. Una questione che forse dovrà aspettare l’apertura della bretella del Dazio, privilegiando la sicurezza dei pedoni. L’ingegner Brognara ha parlato del secondo lotto che unirà la futura rotatoria del Trappolone alla Fondovalle Savena. Arteria in variante alla Sp 65 “della Futa”, che prevede un viadotto a superare ferrovia, ex statale e torrente Savena. Il tecnico ha riferito che il progetto è ora oggetto di piccole modifiche e che entro l’estate sarà sottoposto alla valutazione paesaggistica. Terminati gli adempimenti burocratici sarà indetto il bando di gara per l’appalto dei lavori, già finanziati con 31 milioni di euro, e che dovrebbero essere completati in tre anni, con cantieri su entrambe le sponde del Savena.