Riparte la scuola in montagna. Ma come?

Tutti pronti per tornare a scuola, o quasi. Perché al suono della prima campanella quest’anno ci sono ancora numerosi nodi da sciogliere.
Partendo dal presupposto che le indicazioni del Miur, per quanto chiare, rimangono indicazioni di massima, il consigliere in Città Metropolitana con delega alla Scuola Daniele Ruscigno fa il punto della situazione in Appennino.
Qui il problema degli spazi per il distanziamento non c’è stato, per via della densità di popolazione scolastica non
elevata e della possibilità di avviare piccoli interventi di edilizia leggera; mentre per quanto riguarda il rifornimento dei banchi, a garantirli c’è stata la Città Metropolitana che si era attivata già in maggio con un investimento di 200mila euro in attesa del dispiegamento di quelli del Ministero.

[…]

– Quali sono i “veri problemi” secondo Ruscigno?
– C’è il rischio che gli studenti che prendono l’autobus per raggiungere Bologna rimangano a piedi?
– Qual è la situazione del personale scolastico?

 

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Un’Idea Di Appennino, il giornale di chi vive e ama la montagna bolognese.

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