In evidenza su questo numero:
– un’intervista esclusiva di Luigi Spezia al viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami sul Passante di Bologna ripropone l’idea di una bretella per collegare la Valle del Reno con l’Autostrada A1;
– un articolo del direttore Bruno Di Bernardo fa il punto dopo che il Gal dell’Appennino bolognese ha finanziato un progetto dell’Unione Savena Idice per rendere percorribile un cammino detto “Via Flaminia Minor”. Così ora l’Appennino bolognese avrebbe ben due strade romane fatte costruire dal console Caio Flaminio nel 187 a.C.: di una delle due, detta “Flaminia Militare”, esistono lunghi tratti di basolati antichi portati alla luce in territorio toscano da Franco Santi e Cesare Agostini 40 anni fa. Dell’altra, detta “Flaminia Minor”, esiste solo il tracciato del sentiero CAI 801, mentre non risulta il ritrovamento neanche di un metro di strada romana, ma c’è chi è disposto a credere che passasse da Claterna e arrivasse alla Raticosa. Entrambe le strade, quella ipotizzata e quella esistente, vengono però identificate con la Strada Romana di cui parla Tito Livio. Ma una delle due deve essere necessariamente falsa. Voi che ne pensate?
– Molti altri articoli e servizi riguardano, come sempre, fatti e notizie sui Comuni dell’Appennino bolognese. Buona Lettura!
